Cos’è il piccolo prestito Inpdap e come si ottiene
A volte può succedere di aver bisogno di una piccola somma di denaro per far fronte a spese improvvise o emergenze, in questi casi la soluzione sta in piccoli prestiti veloci da rimborsare in altrettanto poco tempo.
Un esempio è il piccolo prestito Inpdap, uno dei prestiti Inpdap più famosi che consiste nella concessione di una piccola somma di denaro che viene erogata a chi ne fa richiesta e ne ha diritto e può essere rimborsata in massimo 48 mesi, con degli interessi.
Per la concessione di questo prestito, l’Inpdap non chiede giustificazione circa i motivi della richiesta, per cui non bisogna allegare alla domanda alcun tipo di documentazione e il finanziamento può essere usato secondo i propri bisogni.
La somma richiesta viene erogata in contati presso la banca dell’Istituto oppure può essere accreditata sul conto corrente bancario o postale.
Come richiedere il piccolo prestito Inpdap
Per fare richiesta di questo prestito ci sono due modalità a seconda della categoria in cui si è iscritti: se si fa parte di quelli ancora in attività di servizio, bisogna scaricare dal sito INPS nella sezione dedicata alla Gestione Dipendenti Pubblici, alla voce ex Inpdap, piccolo prestito, il modello di domanda da compilare in ogni sua parte. La domanda si presenta all’Amministrazione di appartenenza che la smisterà in via telematica.
Se, invece, si è iscritti come pensionati, la domanda andrà presentata solo telematicamente, compilando i campi richiesti e inviandola all’ex Inpdap.
Il prestito, una volta accolto, verrà accreditato nella forma scelta per la richiesta.
Quali somme si possono chiedere?
È possibile richiedere diverse cifre a seconda dello stipendio o pensione mensile del richiedente, se si chiede un prestito annuale, l’importo deve essere pari a 1 mensilità media netta dello stipendio o pensione, il rimborso avverrà in 12 mesi. Se non si hanno in corso trattenute per cessione di quinti si può chiedere anche una somma pari a 2 mensilità, mentre per i pensionati resta il limite del quinto cedibile.
Se parliamo di un prestito di due anni è possibile richiedere un importo pari a 2 mensilità medie nette, il rimborso dovrà avvenire in 24 rate: è possibile chiedere fino a 4 mensilità con il limite del quinto cedibile per pensionati.
Per un piccolo prestito triennale, è possibile chiedere un importo pari a 3 mensilità medie nette dello stipendio o pensione da rimborsare in 36 rate, nel caso non si abbiano trattenute in corso per cessioni di quinto si possono richiedere fino a sei mensilità.
Per un prestito quadriennale, l’importo è pari a 4 mensilità medie nette, con un rimborso di 48 rate mensili, con possibilità di chiedere fino a 8 mensilità se non si hanno altre trattenute. Per i pensionati c’è sempre il limite del quinto cedibile.
Piccolo prestito Inpdap, gli interessi
Come accade per tutti i prestiti, anche il piccolo prestito Inpdap ha degli interessi, seppur il tasso sia agevolato rispetto ad altri finanziamenti presenti sul mercato.
Oltre al tasso di interesse c’è da tener conto anche delle spese di amministrazione, nello specifico il tasso di interesse nominale annuale è del 4,25%, mentre le spese di amministrazione sono dello 0,50%.
Alternative
In alcuni casi è possibile richiedere prestiti a condizioni agevolate. E’ il caso ad esempio in cui il prestito serva a garantire la possibilità di studiare ai propri figli o per aiutarli ad aprire un’azienda. In tal caso è opportuno leggere l’articolo sul prestito d’onore.
Se si gestisce già un business può essere utile informarsi sui prestiti aziendali. E, considerando che l’informazione è il bene più prezioso, per completare la carrellata di approfondimenti vi consigliamo la lettura dell’articolo sui prestiti personali e sui prestiti chirografari.