Cosa sono e come funzionano le Tabelle Prestiti INPDAP

Quando si deve chiedere un prestito o più prestiti INPDAP, è importante conoscere in anticipo quale sarà l’importo lordo e quello netto ottenibile, in questo modo il richiedente può farsi una chiara idea di quali saranno i costi e della convenienza o meno nel richiedere una certa cifra.

Nel caso dei prestiti INPDAP, è messo a disposizione dei contribuenti un servizio utilissimo che facilita il calcolo dell’eventuale finanziamento, parliamo delle Tabelle Prestiti INPDAP.

Si tratta di tavole finanziarie che permettono di calcolare l’importo lordo e netto che è possibile ottenere a seconda del tipo di prestito; questi tipi di prestiti vengono erogati direttamente dall’INPS, che dal 2012 ha accorpato l’INPDAP, e sono finanziati tramite il Fondo di Credito.

La tabelle fanno riferimento al piccolo prestito e a quelli pluriennali diretti mentre non possono essere usate per quelli pluriennali garantiti, ovvero, finanziamenti erogati dalle banche e finanziare convenzionate e garantiti dall’INPS Gestione ex INPDAP.

La quota cedibile

Cercando di fare chiarezza, vuol dire che la rata mensile del prestito non può essere superiore al valore di un quinto dello stipendio o della pensione, per cui, per sapere quanti soldi è possibile ricevere con un finanziamento, bisogna fare il calcolo del quinti cedibile, che sarebbe la quota di stipendio mensile da usare per pagare la rata.

Facendo il calcolo di questa quota possiamo avere l’indicazione del valore massimo che la rata mensile può avere, che deve essere il 20% dell’importo netto dello stipendio o della pensione mensile.

Ricordiamo che nel caso si parli di cessione del quinto della pensione, viene sempre indicato un limite di salvaguardia della pensione minima per non mettere in difficoltà il contribuente.

Gli interessi sulle tabelle prestiti Inpdap

tabelle prestiti inpdap

Nelle tabelle si parla di interessi di differimento, ovvero gli interessi di preammortamento sulla somma ottenuta come finanziamento che sono dovuti nel periodo che va dalla data di erogazione fino all’inizio del rimborso delle rate. Viene indicato un valore medio calcolato su un periodo di 45 giorni, mentre il valore reale viene calcolato solo quando si riceve il prestito.

Sulle tabelle sono indicate due sigle una è GDM, che indica il giorno del mandato, e l’altra è NGD, che vuol dire il numero di giorni di differimento.

Se si vuole conoscere quanto ammonta il premio da pagare per il fondo garanzia, bisogna tenere presenti le aliquote del fondo rischi per fare il calcolo. Il fondo garanzia varia a seconda della durata del finanziamento, dell’età del richiedente e della scadenza.

Le spese amministrative sono dello 0,5% dell’importo lordo del prestito, una percentuale molto contenuto e sicuramente vantaggiosa.

In conclusione, le tabelle prestiti INPDAP sono uno strumento molto utile, messo a disposizione del cittadino per poter avere le idee chiare prima di fare richiesta di prestito e dargli la piena autonomia per fare i dovuti calcoli per capire quale può essere la scelta migliore e più conveniente che fa al caso proprio, senza dover forzatamente recarsi presso uno sportello o consultare un esperto.

Un strumento valido per facilitare ulteriormente la vita ai contribuenti che hanno intenzione di chiedere un finanziamento.