Pensione anticipata per i malati oncologici
In Italia esiste la possibilità di ottenere la pensione anticipata nel caso in cui si soffra determinate malattie, ma solo se tali patologie portano ad una percentuale di invalidità.
Questo vuol dire che non basta che sia stato diagnosticato un tumore per andare in pensione anticipata . Anche nel caso di cure lunghe e pesanti non è possibile ottenere l’astensione dal lavoro se non dopo la dichiarazione di una certa percentuale di invalidità.
Se si soffre di un tumore che non comporta una particolare riduzione della capacità lavorativa, sono previste alcune agevolazione, tra cui la cosiddetta legge 104.
Pensione per malati di tumore
Le percentuali di invalidità per le patologie oncologiche che permettono di richiedere la pensione anticipata sono le seguenti:
- per le neoplasie a prognosi favorevole con modesta compromissione funzionale: invalidità dell’11%.
- in caso di neoplasie a prognosi favorevole con grave compromissione funzionale: invalidità del 70%.
- neoplasie a prognosi infausta o probabilmente sfavorevole nonostante asportazione chirurgica: invalidità del 100%.
Per farsi riconoscere in una di queste tre categorie e per ottenere delle agevolazioni, è necessario presentare specifica richiesta. Si utilizzano appositi moduli che riguardano la domanda per riconoscimento di invalidità e l’eventuale stato di handicap, dopo aver ricevuto la diagnosi precisa.
Alla domanda è necessario allegare la certificazione medica, questa può essere presentata tramite sito INPS o attraverso un patronato approfittando di un iter veloce.
Se la patologia oncologica porta a un’invalidità superiore all’80%, il malato potrà anticipare la pensione di vecchiaia. Si deve comunque avere il requisito di 55 anni d’età per le donne 60 per gli uomini, a cui aggiungere 7 mesi per l’adeguamento alla speranza di vita.
Se l’invalidità è superiore al 74% il malato avrà diritto all’accredito di 2 mesi in più di contributi all’anno, fino a un massimo di 5 anni che serviranno per ottenere la pensione anticipata.
Nel caso l’invalidità oncologica è del 74% e si posseggono almeno 5 anni di anzianità assicurativa e 3 anni di contribuzione versati nell’ultimo quinquennio, è possibile ottenere l’assegno ordinario di invalidità.
Oltre all’invalidità al 100% è possibile ottenere la pensione d’inabilità, nel caso in cui non si abbia nessuna capacità a svolgere qualsiasi mansione. Questo se si possiedono almeno 5 anni di anzianità assicurati e 3 anni di contributi versati nell’ultimo quinquennio.
Le malattie oncologiche e l’assegno di accompagnamento
Nel caso non si riescano a compiere gli atti ordinari di vita, sarà riconosciuto un assegno di accompagnamento, nel caso di chemioterapia in corso, sarà automatico il riconoscimento dell’indennità di accompagnamento, anche per il solo periodo di trattamento.
Se oltre al cancro viene riconosciuto anche un grave handicap, oltre all’invalidità si potrà usufruire di tre giorni di permessi retribuiti al mese.
Il malato oncologico può anche fare richiesta di lavorare in part time e, su richiesta, può tornare al tempo pieno.
Il malato oncologico ha diritto all’esenzione del ticket per farmaci, visite, esami, riabilitazione e prevenzione; nel caso di invalidità riconosciuta al 100%, l’esenzione vale per tutte le prestazioni, anche quelle non legate alla patologia del tumore.
Infine, se il malato di cancro ha bisogno di una protesi o un ausilio, può averne diritto gratuitamente se rientra nel nomenclatore tariffario, in altro caso, se l’invalidità è pari al 100% può acquistare il necessario con l’iva agevolata del 4%.
Legge 104 per malati oncologici
Qualsiasi persona fosse affetta da una patologia oncologica può richiedere al proprio datore di lavoro di modificare la propria tipologia di contratto da full- time a part- time. Tale modifica è prevista dalla legge e può essere richiesta dopo aver presentato un’opportuna certificazione medica, soprattutto in caso di terapie definite “salvavita”, le quali potrebbero produrre effetti invalidanti. Il tipo di part time potrà essere di tipo verticale oppure orizzontale.
Invalidità civile (Oncologica)
Tutte quelle persone che sono affette da una patologia oncologica possono presentare una richiesta per ottenere il riconoscimento di invalidità civile e di handicap. Per ottenere tale riconoscimento, dopo la richiesta, la persona affetta dovrà ricevere una prima visita medica gratuita per l’accertamento della condizione di invalidità.
Tale visita medica andrà effettuata da un medico legale, entro 15 giorni dalla presentazione della domanda. Una volta che la condizione sarà accertata, il paziente dovrà veder erogata la richiesta nel più breve tempo possibile, a meno che le autorità competenti non decidano di effettuare ulteriori verifiche.
Indennità di accompagnamento
Con l’espressione “indennità di accompagnamento” s’intende indicare una prestazione di assistenza non reversibile, regolata dalla legge 18/1980, alla quale hanno diritto gli invalidi civili, residenti in Italia, che non risultano essere in grado di compiere semplici azioni quotidiane e pertanto necessitano di un’assistenza continua.
Precisamente, non solo i residenti italiani invalidi hanno diritto a tale indennità, ma anche i cittadini extracomunitari che possiedono un regolare permesso di soggiorno. Per ottenere tale indennità, inoltre non sono previsti limiti minimi e massimi di età. Possono ottenere questa agevolazione, i soggetti che hanno il riconoscimento di una invalidità civile totale e permanente del 100% accompagnata; i soggetti che necessitano l’aiuto permanente di un accompagnatore, senza il quale avrebbero impossibilità a compiere gli atti quotidiani della vita.
Tale situazione sarà presente quando il soggetto riconosciuto invalido non potrà compiere quelle azioni elementari che compie invece quotidianamente un soggetto normale di corrispondente età e che rendono, pertanto, il minorato, bisognoso di assistenza. Precisamente, l’importo di tale indennità per l’assegno è 517,84 € per l’anno 2019 ed è valido per 12 mesi.
Come presentare la domanda
Per richiedere un’indennità di accompagnamento, prima di tutto andrà fatta una richiesta. Il primo passo, è l’accertamento dei requisiti da una Commissione stabilita da ogni Asl.
Il passo successivo risulta essere quello relativo alla convalida o meno da parte dell’Inps. La richiesta andr prima scritta dal proprio medico di famiglia, e poi inoltrata telematicamente all’Inps oppure tramite un Patronato sindacale.
Solo dopo queste azioni, inizieranno gli accertamenti. Per svolgere questi, sarà necessario recarsi fisicamente presso la Asl pià vicina, che redigerà il verbale.
Agevolazioni per il malato oncologico
Oltre alla possibilità di richiedere e ottenere la pensione anticipata, sono numerose le agevolazioni possibili per le persone affette da disturbi oncologici. Oltre a quelle sopra citate, esistono ulteriori agevolazioni, tra cui esenzione totale dal pagamento del ticket per farmaci, visite ed esami appropriati per la cura del tumore da cui è affetto, esenzione anche per le spese della riabilitazione e per la prevenzione di ulteriori aggravamenti.
Ogni medico di famiglia infatti, dovrà indicare un codice specifico sulle impegnative del malato oncologico: il codice 048. Se è stata riconosciuta un’invalidità civile del 100%, allora l’esenzione per qualsiasi visita e spesa sanitaria, sarà totale.
Un’ulteriore agevolazione sarebbe la possibilità di ottenere un esonero dall’obbligo di usare le cinture di sicurezza, se ne viene accertata la difficoltà del loro utilizzo. Sarà possibile anche ottenre un’assistenza sanitaria all’estero, ma solo in centri di altissima specializzazione e con un’opportuna richiesta. Inoltre i malati oncologici possono anche richiedere gratuitamente ausili protesici e/o ortopedici, se il medico specialista prescrive un ausilio che rientra nel Nomenclatore tariffario.
Alle donne operate al seno, il Servizio Sanitario Nazionale fornisce gratuitamente, tramite una specifica richiesta, la protesi mammaria esterna. Ogni Comune di residenza, la Polizia Municipale riconosce un contrassegno personale di colore arancione, che indica la possibilità di posteggio negli spazi riservati, per le persone affette da malattie oncologiche o handicap.