Le soluzioni per avere la pensione anticipata nel 2016

Nonostante la situazione pensionistica italiana sia particolarmente articolata e molte persone vedono lontana la possibilità di andare in pensione, non è del tutto esclusa la possibilità di avere la pensione anticipata.

Per anticipare la pensione ci sono dei requisiti molto rigidi imposti dalla Legge Fornero, per quanto possano sembrare irraggiungibili, una buona percentuale di persone possono accedervi.

Di seguito vediamo quali sono le opzioni e i requisiti necessari per andare in pensione in anticipo, facendo una rapida panoramica sulle varie possibilità.

Pensione anticipata ordinaria

E’ possibile andare in pensione a qualsiasi età ma con 42 anni e 10 mesi di contribuiti per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne; dal 2018, chi va in pensione prima dei 62 anni avrà una penalizzazione dell’1 per ogni anno di anticipo o del 2% se va in pensione prima dei 60 anni.

Pensione anticipata contributiva

Si può andare in pensione a 63 anni e 7 mesi con almeno 20 anni di contributi pagati e un trattamento pari ad almeno 2,8 volte l’assegno sociale.

Ape

Con la Legge di Stabilità 2017 dovrebbe entrare in vigore l’APE, che permetterà di andare in pensione a 63 anni e 7 mesi, ovvero, con tre anni di anticipo. In questo caso le penalizzazioni sono fino a un massimo del 15% e graduate in base ai mesi di anticipo e all’ammontare della futura prestazione.

Pensione anticipata per invalidità

Chi è in possesso di una invalidità pari o superiore all’80% può andare in pensione a 60 anni e 7 mese se uomo e a 55 anni e 7 mesi se donna. Questa legge non può essere usufruita dai dipendenti pubblici.

Opzione donna

Permette alle donne con 57 anni e 3 mesi di età, se dipendenti, o con 58 anni e 3 mesi se autonome, con un minimo di 35 anni di contributi di andare in pensione in anticipo, previa attesa di una finestra di 12 mesi se dipendenti e 18 se autonome dal momento di maturazione dei requisiti alla data della pensione. Tali requisiti devono essere maturati entro il 31 dicembre 2015.

Altre due soluzioni pensionistiche anticipate che mirano principalmente a dei requisiti ancora più specifici sono il Salvacondotto e i Lavori usuranti.

Con il Salvacondotto possono andare in pensione anticipata i nati sino al 31 dicembre 1952 che hanno 64 se hanno almeno 20 anni di contributi al 31 dicembre 2012 per le donne e almeno 35 anni di contributi per gli uomini. Ne possono fruire i dipendenti del settore privato.

Per i lavori usuranti, ovvero, chi ha svolto almeno 7 anni, negli ultimi dieci anni di vita lavorativa, lavori notturni o usuranti, almeno 64 giorni all’anno, può andare in pensione con le vecchie quote. I requisiti per accedere a questa soluzione pensionistica variano a seconda della categoria di appartenenza, si va da un’età minima di 61 anni e 7 mesi, da un minimo di 35 anni di contributi e una quota minima di 97,7.

Infine, un accenno alla pensione di vecchiaia che è quella che prevede che l’assegno di pensione superi quello sociale di 1,5 volte. Attualmente possono accedervi uomini con 66 anni e 7 mesi di età e donne con 65 anni e 7 mesi, nel 2050, sarà per tutti a 69 anni e 9 mesi di età.

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