Progetto Italia Cashless: di cosa si tratta

Il Progetto Italia Cashless è un piano del Governo italiano per implementare l’utilizzo dei metodi di pagamento elettronico e disincentivare l’uso del contante. Cashless significa in parole povere senza contanti, senza monete. Il nome del progetto è quindi già di per sé una dichiarazione di quali siano le intenzioni del governo.

Quando è cominciato il Progetto Italia Cashless

In effetti si parla di questo progetto già da alcuni anni, nel senso che sono varie le iniziative pensate a partire dal 2015 per disincentivare l’uso del contante. All’atto pratico il Progetto è stato presentato, sotto forma di piano organico, solo nel 2019. Molte delle iniziative promosse dovevano partire a inizio 2020, l’arrivo della pandemia causata dal virus Sars-cov 2 ha però rallentato e rimandato l’attuazione delle stesse.
Il primo passo è iniziato a dicembre 2020, quando il governo ha cominciato il test del sistema di Cashback di Stato. Il secondo passo è giunto solo il 1° febbraio 2021, con l’inizio della cosiddetta lotteria di Stato.
Nel corso dei prossimi mesi alcuni nuovi step del Progetto Italia Cashless avranno inizio, anche se varie sono le obiezioni da parte della Comunità Europea e delle opposizioni al Governo.

Progetto Italia cashless

Lo scopo del progetto

Il Progetto Italia Cashless si prefigge di limitare al minimo l’utilizzo dei contanti. Questo per le transazioni di un certo peso, così come per le piccole spese di ogni giorno. In effetti sono già numerosi gli Stati europei in cui è possibile pagare con un qualsiasi metodo digitale, saldando conti anche di soli pochi euro. Nel nostro Paese invece le cose funzionano in modo leggermente diverso: da un lato numerose attività commerciali non possiedono un POS; dall’altro lato sono ancora molti gli italiani che preferiscono avere in tasca del contante, perché non si fidano delle carte di credito.
La paura dei più è quella che la carta di credito o di debito possa essere clonata, o che l’esercente (o qualcuno vicino alla cassa di un negozio) ottenga le credenziali presenti sulla carta, per poi sfruttarle a proprio vantaggio.
Anche per questo sono numerosi gli italiani che preferiscono usare carte di credito prepagate per le transazioni senza contatto con l’esercente, o anche per le spese in luoghi sconosciuti. Tali carte stanno avendo un grande successo sia tra chi parte per una vacanza, sia tra coloro che effettuano numerose transazioni per acquisti online.

Eppure oggi i circuiti che gestiscono carte di credito e carte di debito sono assolutamente sicuri. Per altro in caso di furto o di acquisto non approvato dal proprietario i circuiti di gestione sono assicurati. L’intestatario di una carta di credito o di debito può cancellare una transazione quando vuole, motivando ovviamente la sua azione.

Perché favorire l’uso del contante

Le motivazioni addotte per porre in atto il progetto sono molteplici, a partire dalla maggiore praticità data dal non circolare con i contanti in tasca. Chi viaggia o fa spese nel luogo in cui vive non deve preoccuparsi di furti o scippi, perché i pagamenti elettronici possono essere bloccati rapidamente. Al contrari, subire un furto di contanti non dà alcuna possibilità di fermare il ladruncolo.
Lo stesso vale anche per gli esercenti, che sotto questo punto di vista hanno tutti i vantaggi se non ricevono contanti nell’arco della giornata. Vorrebbe dire non doversi più preoccupare per i furti in cassa, ma neppure per la gestione dei contanti, che vanno versati in banca all’apertura del mattino.
Ovviamente però tra gli scopi del Governo vi è anche quello di limitare il ricorso al cosiddetto “nero”. I pagamenti digitali sono infatti completamente tracciabili, sempre. L’Agenzia delle Entrate può verificare i ricavi di una qualsiasi attività commerciale che riceve esclusivamente pagamenti elettronici. Invece i pagamenti in contanti, nel caso in cui non sia emesso scontrino o ricevuta, non sono in alcun modo verificabili.

I passi del piano

Come dicevamo nel corso degli anni sono già stati attivati alcuni dei progetti del Piano Italia Cashless, a partire dall’obbligo di POS per qualsiasi soggetto che venda beni o servizi.
Oggi in Italia, a partire dal 1° luglio 2020, è obbligatorio per:

  • negozianti;
  • ristoratori;
  • esercenti;
  • liberi professionisti

mettere a disposizione dei propri clienti un metodo di pagamento elettronico, ossia un POS. In effetti ad oggi la legge non prevede multe per quei negozianti che non installano un POS in negozio. Inoltre è bene ricordare che alcuni negozianti richiedono al cliente di raggiungere una soglia minima di spesa prima di consentire l’uso del contante. Anche se questo tipo di richiesta non obbliga i clienti, è vero che in molti cercano di “accontentare” il negozio, il bar o l’edicola che la propone.
Numerosi negozianti si sono lamentati per questo obbligo, in quanto le transazioni tramite carta di debito e carta di credito hanno per loro un costo. Il Governo ha quindi promesso che si attiverà per modificare questa situazione, così come per proporre sgravi fiscali che coprano tali commissioni.

Cashback e lotteria degli scontrini

Chi desidera avere maggiori informazioni per quanto riguarda il progetto Italia cashless può accedere all’apposito sito istituito dal Governo: cashlessitalia.it.
Si trova online anche il sito lotteriadegliscontrini.gov.it.

Questi siti permettono al cittadino italiano e agli esercenti di comprendere al meglio quali siano le opportunità oggi disponibili. Per quanto riguarda il cashback si tratta della possibilità di ottenere ogni 6 mesi fino a 150 euro di bonus in contanti, pari al 10% delle spese sostenute nei sei mesi precedenti. Si può ottenere solo saldando tutte le transazioni con un metodo elettronico a scelta.
Si deve però ricordare che per ottenere il cashback il cittadino deve installare l’App IO sul proprio smartphone e andare a caricare i metodi di pagamento che utilizzerà nel corso del tempo, siano essi carte o app. Ad oggi non sono ancora ammessi i pagamenti digitali, quelli effettuati sui siti internet, ma solo quelli elettronici avvenuti presso un POS.

La lotteria degli scontrini ha avuto invece inizio a partire dal 1° febbraio 2021. Funziona in questo modo: ad ogni acquisto, pagato con metodo elettronico, si ottengono degli accessi a una lotteria. Nel numero di 1 accesso per ogni euro speso e pagato con carta, applicazione o altro metodo elettronico. Anche in questo caso non sono ancora validi per l’accesso alla lotteria i pagamenti effettuati online.
I premi sono corposi e le prime estrazioni si verificheranno a partire dal 1° marzo 2021.
Chi desidera aderire alla lotteria degli scontrini deve richiedere l’apposito codice, correlato al proprio codice fiscale, sul sito sopra citato.
Anche in questo caso numerosi esercenti si sono detti critici nei confronti della lotteria, in quanto per poter consentire ai propri clienti di aderirvi è necessario avere a disposizione un registratore di cassa aggiornato.

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