Decreto sicurezza: in cosa consiste

Il decreto Sicurezza è in vigore nel nostro Paese da ben più di un anno. In origine il nome era decreto Sicurezza e immigrazione, ma per qualche motivo il secondo termine del “titolo” del Decreto si è perso sin da subito. Contiene nuove norme riguardanti sia l’immigrazione, sia la sicurezza; essendo noto come decreto Sicurezza però le norme riguardanti l’Immigrazione sono diventate, nell’opinione pubblica, parte integrante di quelle riguardanti la sicurezza della popolazione.

Il Decreto Sicurezza è stato ideato e varato da Salvini, durante il cosiddetto Governo Giallo Verde.
La nuova alleanza al Governo già nel corso del 2019 ha proposto alcune modifiche, che però non sono ancora state approvate.

In cosa consiste il Decreto Sicurezza

Come abbiamo detto, la legge originariamente era chiamata “Decreto Sicurezza e Immigrazione“. Il suo contenuto è quindi suddiviso in due parti distinte: una che riguarda la sicurezza dei cittadini, la lotta alla mafia e al terrorismo; una seconda parte che invece tratta il tema dell’immigrazione in Italia da Paesi Extraeuropei.

decreto sicurezza

I punti toccati dal decreto sicurezza sono:

  • Predisposizione di un piano Nazionale e Regionale per quanto riguarda gli edifici occupati abusivamente.
  • Temi riguardanti la sicurezza urbana, tra cui l’introduzione del Taser tra le dotazioni della Polizia Locale, così come stanziamenti per quanto riguarda nuovo personale per i corpi di sicurezza.
  • Alcune nuove norme che riguardano la lotta al terrorismo, tra cui una maggiore attenzione per il noleggio ti TIR e furgoni. Il DASPO per i terroristi internazionali.
  • Lotta alla mafia aumentando la vigilanza negli Enti locali e nei confronti di chi partecipa ai bandi pubblici.
  • Introduzione della possibilità di affittare alle famiglie in stato di difficoltà i locali confiscati alle associazioni mafiose.
  • Aumento dei poteri dei Sindaci e dei Questori per ciò che concerne la tutela della sicurezza pubblica.

Sono stati inoltre introdotti nuovi reati e un chiaro inasprimento delle pene per specifiche situazioni, quali assembramenti non autorizzati.

Il decreto Immigrazione

Per quanto riguarda invece l’immigrazione il Decreto ha implementato il numero di reati che inibisce la richiesta di asilo politico, ha modificato alcune norme che riguardano la richiesta di asilo per motivi umanitari e aumentato per gli immigrati il tempo di permanenza nei centri di rimpatrio. I piccoli centri di accoglienza locali possono accogliere solo i minori, mentre sono aumentati i casi in cui non è possibile per un immigrato ottenere il patrocinio gratuito. Si prevedono anche casi in cui sia possibile revocare la cittadinanza italiana a uno straniero.

Il decreto ha inoltre diminuito i fondi da utilizzare per il sostegno agli immigrati extracomunitari che si trovano in Italia.

Decreto Sicurezza Bis

Rapidamente il decreto ha cambiato nome, diventando esclusivamente decreto Sicurezza, di fatto accomunando due questioni, per certi versi vicine ma non completamente sovrapposte. Nel mese di giugno 2018 si è varato anche il Decreto Sicurezza Bis, che comprende ulteriori norme.
Si tratta soprattutto di norme che riguardano riguarda i rimpatri e i reati compiuti da soggetti extracomunitari all’interno del territorio nazionale.
Il Decreto si concentra anche sulle possibili sanzioni alle navi gestite da Organizzazioni non governative con a bordo migranti, così come sulla chiusura dei porti a queste imbarcazioni.
Inoltre alcune norme contenute nel decreto trattano ciò che concerne le manifestazioni pubbliche.
Durante le manifestazioni è vietato utilizzare qualsiasi tipologia di espediente volto a celare la propria identità; inoltre sono oggi più aspre le sanzioni per chi fa uso di oggetti contundenti, anche da lancio, è previsto anche il carcere in alcuni casi.
Nel corso di manifestazioni sportive i questori possono vietare l’ingresso negli stadi al alcuni soggetti. I club non hanno il permesso di donare biglietti di ingresso alle manifestazioni sportive.

Le modifiche al Decreto Sicurezza

Il Nuovo Ministro dell’Interno Lamorgese ha già preparato le modifiche al Decreto Sicurezza, per le quali non è ancora prevista la discussione presso gli organi preposti.
Si tratta di una revisione completa del testo del Decreto, volta a limare le principali asperità oggi presenti nelle norme italiane.
Ad esempio per quanto riguarda le ONG il Ministro ritiene opportuno muoversi all’interno della normativa già presente a livello Europeo, eliminando quindi il sistema di multe e la chiusura dei porti alle navi umanitarie.
Con buona probabilità saranno ripristinate anche alcune modalità attraverso cui richiedere asilo politico o cittadinanza, ad esempio attraverso il matrimonio con un cittadino italiano. La tendenza è quella ad ammorbidire alcuni elementi del Decreto oggi in vigore, in alcuni casi anche ripristinando la situazione precedente, come ad esempio per quanto riguarda il sostegno economico ai migranti richiedenti asilo in Italia.

Ministro Lamorgese

Per molti versi le norme per le quali è maggiormente sentita la necessità di modifiche sono quelle che riguardano l’immigrazione. Le diverse forze al Governo sono però ora su posizioni diverse tra loro, quindi si preannuncia una lunga discussione delle modifiche al Decreto sicurezza.
Sembra anche che saranno modificate in maniera precisa alcune norme che riguardano l’oltraggio a pubblico ufficiale.

Negli ultimi tempi comunque i temi caldi si sono spostati verso altri argomenti, quindi non è possibile prevedere quali saranno le reali proposte di modifica che prenderanno corpo nei prossimi mesi.

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