Codice tributo TASI 2015, guida al calcolo.

Il codice triuto TASI 2015 serve per pagare la tassa sui servizi indivisibili.
Va pagata in due soluzioni: un acconto entro il 16giugno ed il saldo entro il 16 dicembre. Ma qual’è il codice tributo TASI?

Codice Tributo TASI: vediamo i codici uno per uno

  • 3958 –  codice tributo TASI per i servizi indivisibili su abitazione principale e relative pertinenze
  • 3959 – codice tributo TASI per i servizi indivisibili per fabbricati rurali ad uso strumentale
  • 3960 – codice tributo TASI per i servizi indivisibili per le aree fabbricabili
  • 3961  – codice tributo TASI per i servizi indivisibili per altri fabbricati

Entro lo scorso sedici giugno i contribuenti italiani si sono trovati a dover pagare l’acconto della TASI, la tassa sui servizi indivisibili.

E anche quest’anno, come ormai sempre,  i cittadini si sono trovati di fronte ad un pagamento di tasse e/o tributi senza aver potuto capire bene come andassero effettuati i calcoli per determinare l’ entità di quel pagamento.

Anche se a scadenza ormai passata, vediamo nel dettaglio come effettuare tale calcolo e come pagare gli acconti dovuti per la TASI.

TASI 2015

TASI 2015: quali sono gli immobili interessati?

La tassa sui servizi indivisibili, anche e più comunemente detta TASI,  è stata istituita nel duemilatredici per il tramite della legge n° 147 del ventisette dicembre. Essa  presuppone, perché ne sia dovuto il pagamento, che si sia proprietari o detentori a qualsiasi titolo di qualunque tipo di fabbricato. Comprendendo anche l’abitazione principale, le eventuali aree scoperte e quelle edificabili, qualsiasi sia l’uso per le quali siano adibite.

In parole povere i contribuenti sono tenuti al pagamento della TASI per qualsiasi immobile sia in loro possesso o detenzione, anche se questo sia affittato a terzi o concesso a terzi  in comodato d’uso.  Non si è tenuti al pagamento della TASI esclusivamente per aree non coperte e pertinenziali oppure accessorie a locali imponibili, non operative e, naturalmente, le aree condominiali comuni per come individuate dal codice civile (art. 1.117) e sempre che non siano occupate o detenute in via esclusiva.

Chi è tenuto al pagamento della TASI per un immobile in affitto?

Quando un immobile è ceduto in affitto a terzi, sono tenuti al pagamento della TASI tanto il proprietario che l’inquilino occupante.

E in che percentuali? La vigente normativa prevede che il proprietario dell’immobile debba corrispondere la tasi in una percentuale variabile tra il settanta ed il novanta percento e, di conseguenza, la restante parte, il trenta/dieci percento sia a carico dell’inquilino. Il Comune è tenuto ad indicare le percentuali a carico del proprietario e dell’inquilino, rispettando naturalmente i limiti imposti dalla normativa.

La legge prevede anche il caso di immobili detenuti da più di un possessore o detentore, stabilendo che tutti i possessori o detentori di un immobile sono obbligati in solido al pagamento della tassa intesa come obbligazione tributaria unica. Quanto sopra crea una piccola stortura legislativa in quanto indica che il Comune può richiedere agli altri proprietari anche le quote non pagate da uno o alcuni di essi, in quanto tutti i proprietari o i detentori sono “obbligati in solido” al pagamento di questa tassa.

E’ doveroso precisare che qualora ci si trovi di fronte ad un caso di detenzione temporanea di un immobile per una durata uguale o inferiore a mesi sei all’interno del medesimo anno solare, la tassa sui servizi indivisibili è dovuta esclusivamente da chi possiede l’immobile e le eventuali aree pertinenti in qualità di proprietario, usufruttuario, utilizzatore o a titolo di abitazione e superficie.

Come si calcola la TASI per il 2015? Categorie e rendite catastali.

Il website delle amministrazione comunali ha reso disponibile uno strumento utile alla determinazione dell’importo relativo alla TASI, con relativo tasto per la stampa del modello F24 necessario per pagarla. Cliccare qui per il calcolo della TASI.

La prima cosa da fare è immettere nel relativo campo il Comune in cui si trova l’immobile per il quale si vuole effettuare il calcolo della TASI: automaticamente il sistema riconosce ed immette nel relativo campo il codice comunale catastale. Successivamente occorre immettere la categoria catastale d’appartenenza del suddetto immobile. Cliccare qui per visualizzare tutte le categorie catastali utili per la determinazione dell’importo della TASI.

A questo punto il sistema vi chiederà di inserire la rendita catastale  dell’immobile per cui stiamo calcolando la tassa: se avete a disposizione una visura catastale o anche il rogito notarile relativo all’immobile, la rendita vi sarà segnata, altrimenti potrete conoscerla seguendo questo link.

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi