Prestiti a protestati e cattivi pagatori

Hai subito un protesto o sei stai segnalato nel registro dei cattivi pagatori e oggi hai bisogno di una certa somma di denaro per poter far fronte a delle necessità economiche? Alcune banche e finanziarie offrono prestiti per protestati e cattivi pagatori, soluzioni pensate appositamente per far fronte alle necessità economiche di coloro che sono iscritti “nei registri”.

Chi può richiedere i prestiti per protestati e cattivi pagatori?

Assodato che tali finanziamenti sono pensati per chi è iscritto nel registro dei protestati o in quello dei cattivi pagatori, la domanda può essere fatta sia dai lavoratori autonomi che dai dipendenti e dai pensionati.

La differenza principale tra le richieste di queste tre figure sta nella maggiore o minore semplicità di poter accedere al finanziamento. Come riportato anche nei più importanti siti web di prestiti e finanziamenti del panorama italiano, tra cui Prestiti Online Italia e 4Credit, solitamente gli autonomi hanno maggiori difficoltà nell’accedere ad un finanziamento dopo aver avuto dei problemi di credito in virtù della mancanza della garanzia fornita dalla busta paga.

Alternative possono essere i prestiti cambializzati o la presentazione di adeguate garanzie.

Prestiti cambializzati

I primi consistono sostanzialmente nella sottoscrizione di prestiti e finanziamenti dietro la firma di cambiali, titoli esecutivi che permettono alla finanziaria di pignorare i beni del debitore principale qualora egli non paghi le rate in tempo (o non le paghi affatto). Questa prima possibilità non è accessibile a chi è stato protestato causa cambiali non pagate. Avendo già dimostrato poca affidabilità su questa tipologia di mezzo di pagamento, è normale avere delle limitazioni adesso.

La seconda possibilità (la presentazione di garanzie) consiste nell’accompagnare la richiesta di prestito da garanzie “ad hoc”, prestate da soggetti privati (fidejussione) o da entrate dimostrabili (come ad esempio l’affitto di un bene di proprietà).

Entrambe le soluzioni possono rendere più semplice la presentazione della domanda di prestiti da parte degli autonomi, con tutti i vantaggi del caso.

E’ invece più semplice la richiesta per i dipendenti e per i pensionati. Queste due categorie di persone, infatti, possono “vantare” la presenza di una busta paga o della pensione, entrambe garanzie assolutamente solide e vantaggiose. Sono proprio la busta paga e la pensione che permettono di sottoscrivere delle offerte di prestiti con la modalità della cessione del quinto (dello stipendio o della pensione).

Quali sono gli svantaggi dei prestiti per protestati e per cattivi pagatori?

Indubbiamente il rischio di pagare un tasso di interesse più elevato rispetto ai classici prestiti personali e prestiti online c’è. Il punto è che le banche e le finanziarie rischiano di più concedendo denaro in prestito a persone dalla storia creditizia non proprio pulita, e per questo vogliono essere remunerate maggiormente.

Se siete iscritti nel registro dei protesti o in quello dei cattivi pagatori, la miglior soluzione prima di fare domanda di finanziamento è quella di verificare la possibilità di essere cancellati da tali registri. Tenete presente che sono necessarie delle tempistiche minime previste dalla legge (informatevi presso un buon consulente finanziario).

Prestiti per protestati

Se si hanno dei problemi per richiedere finanziamenti, molto probabilmente è perché si è stati inseriti nella lista dei protestati o dei cattivi pagatori, oppure si sta in fase di pignoramento di un bene.

Quando si fa la richiesta per un nuovo prestito, la prima cosa che la banca o l’istituto finanziario fa è quello di controllare se il nominativo è presente nella Centrale Rischi Finanziari o in altri istituti che tutelano il credito.

Se si risulta positivi alla ricerca, può darsi che sia per colpa di un ritardo di pagamento, in quel caso però c’è un’altissima possibilità che non venga concesso il prestito, a questo punto ci sono diverse soluzioni da valutare che possono adeguarsi alle proprie necessità.

Cosa fare per ottenere un prestito

Se si vuole regolarizzare la propria posizione e farsi cancellare dalle liste nere dove compare il proprio nome come cattivo pagatore, bisogna chiedere un prestito di consolidamento debiti, che consente di unire in una sola rata tutti i finanziamenti che sono in corso e avere altri soldi liquidi.

Anche in una situazione di protesto è possibile chiedere un finanziamento, se si è un lavoratore dipendente o un pensionato la soluzione è la cessione del quinto, in questo caso il prestito verrà concesso se il reddito mensile svolgerà la funzione di garanzia.

Con la cessione del quinto la rata mensile verrà trattenuta direttamente sulla busta paga o sulla pensione, la rata non deve mai superare il valore di un quinto del reddito mensile, inoltre, il versamento tramite detrazione assicura la puntualità del pagamento delle rate.

I tempi e il piano di ammortamento sarà proporzionale all’importo di cui si ha bisogno, più elevato è il reddito e meno tempo ci vorrà per restituire l’intero prestito.

Altre soluzioni per cattivi pagatori e protestati

Nel caso si abbia bisogno di piccole cifre per delle spese improvvise, i cattivi pagatori e protestati possono ottenere dei prestiti sotto due forme: i prestiti tra privati e i piccoli prestiti.

In entrambi i casi non si possono richiedere più di 2.000 euro, i prestiti tra privati sono vantaggiosi e gli interessi sono ragionevoli, mentre i piccoli prestiti chiesti alla banca vengono maggiorati con interessi elevatissimi, questa soluzione è da considerarsi l’ultima spiaggia.

Infatti, a meno che l’urgenza di avere liquidità non sia immediata, fare un piccolo prestito con la banca o un’istituto finanziario non conviene, perché si dovrà tornare indietro la cifra con una bella maggiorazione.

Come accennato a inizio articolo, i prestiti cambializzati sono una soluzione fattibile per i cattivi pagatori e protestati, il finanziamento viene concesso al fronte di un pagamento mensile di cambiali che fungono da rate.

Ricordiamo, inoltre, che è possibile saldare tutti i debiti e fare richiesta di cancellazione dal registro di cattivi pagatori, che avverrà entro 12 mesi.

La durata della permanenza in tale registro varia a secondo delle insolvenze e va da un mese a 36 mesi.

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