Bitcoin: conviene comprarli nel 2021?
Le previsioni sui bitcoin per il 2021 non sono facili da fare quanto si può pensare. Già in passato questa criptovaluta ha avuto degli incredibili exploit, cui ha fatto seguito un primo grande crollo e poi alcuni altri. A inizio 2018 un bitcoin valeva quasi 20.000 dollari; a fine anno ne valeva meno di 8.000. Siamo di fronte ad un andamento simile a quello del passato?
Non è possibile rispondere a questa domanda, in quanto tutto dipende da ciò che faranno gli investitori.
Cosa sono i bitcoin
Un bitcoin è una criptovaluta, una sorta di moneta virtuale disponibile solo sotto forma elettronica. Bitcoin è anche il nome del sistema di crittografia a blockchain che gestisce questa valuta, nata da un’idea sviluppatasi nel 2008, divenuta realtà solo nel 2009.
All’inizio della sua vita il bitcoin valeva pochi millesimi di dollaro; tale valore è quello “nominale”, stabilito dal creatore della valuta stessa. Si deve però comprendere che esiste un numero finito di bitcoin, questo fa in modo che maggiore è la richiesta di mercato e maggiore è anche il valore.
Per vari anni un bitcoin aveva un valore irrisorio, fino a quando, a partire dal 2016, gli investitori si sono resi conto della sua esistenza. Nel corso del tempo sono nate anche molte altri criptovalute, più o meno simili ai bitcoin. Tanto è vero che oggi ne esistono ben più di mille.
Cosa è accaduto nel 2020
Tutti sappiamo qual è stato l’evento che ha maggiormente caratterizzato il 2020: la pandemia correlata al virus Sars-Cov 2. In seguito a tale calamità molti investitori hanno valutato di rivendere titoli azionari e beni di vario genere, per conservare i propri fondi in attesa di eventi futuri. Questo ha causato in tutto il mondo improvvisi crolli dei mercati classici, soprattutto quello azionario.
Già verso la metà del 2020 è stato però chiaro che non tutti gli investitori avevano scelto un comportamento cauto. Le borse di tutto il mondo non sono crollate, come si poteva ipotizzare. Anzi, in vari periodi il segno positivo ha dominato.
Oltre a questo numerosi investitori si sono dedicati alle criptovalute, perché da molti considerate più “sicure” rispetto ad altri prodotti finanziari. Per altro con il mondo in lock down, molte aziende in crisi e la popolazione con il fiato sospeso, le criptovalute hanno saputo attirare molti investitori, da quelli con enormi capitali fino ai più piccoli.
Cosa sta avvenendo nel 2021
Ad oggi le criptovalute sembrano lanciate su una corsa inarrestabile. Prima del 2020 il record assoluto nelle quotazioni dei bitcoin era di poco meno di 20.000 dollari, ora abbiamo superato i 50.000 dollari, per poi scendere nell’arco di alcune settimane verso i 40.000 dollari.
Le motivazioni che hanno portato a tale exploit sono varie, a partire dalla sopra citata passione degli investitori, che dal mondo della borsa si sono spostati alle criptovalute. Oltre a questo si deve anche dire che numerosi investitori di un certo calibro si sono fortemente sbilanciati. Ad esempio Elon Musk, geniale magnate sudafricano ha dapprima sbancato i mercati dichiarando di aver investito miliardi di dollari in bitcoin. Dopo breve tempo ha ritrattato la sua fiducia nella criptovaluta, cosa che ha fatto crollare l’intero mercato di queste monete virtuali.
Conviene investire in criptovalute nel 2021?
In effetti questo mercato ad oggi sembra particolarmente promettente. Si deve però comprendere che non si tratta di un mercato fatto per chi ama i tempi medi o lunghi. Anzi, gli investitori che riescono a guadagnare maggiormente dalle criptovalute sono quelli che mantengono la propria attenzione su questo mercato. Si specula sulla volatilità delle varie monete, andando ad acquistarle al ribasso e a rivenderle non appena mostrano un certo aumento di valore.
Sono poi sempre più diffusi gruppi di persone, riuniti soprattutto attraverso i social, che si accordano per l’acquisto di una specifica criptovaluta, facendone salire le quotazioni. Dopo aver guadagnato in modo significativo rivendono quanto comprato, per trarne un profitto immediato.
Stiamo quindi parlando di un mercato in continuo fermento, che non è assolutamente fatto per i deboli di cuore.
Numerosi investitori hanno per altro già deciso di inserire nel mercato delle criptovalute solo una minima quota del capitale a disposizione. In questo modo possono decidere di non seguire il mercato per un breve periodo, senza che questo influisca in modo importante sul capitale complessivo, indipendentemente da ciò che avviene sui mercati.
Perché investire in criptovalute nel 2021
Partiamo da un presupposto, che abbiamo già brevemente descritto: gli investimenti in criptovalute dovrebbero contare solo su una piccola parte del capitale che si ha a disposizione. Fondamentalmente perché si tratta di investimenti decisamente troppo rischiosi; ce ne sono molti altri che offrono interessanti introiti, senza rischiare ogni giorno di perdere tutto ciò che si è investito.
Detto questo, per chi ama speculare regolarmente, mantenendo un occhio costante sulle quotazioni, le criptovalute offrono una volatilità difficile da eguagliare da parte di altri prodotti finanziari.
Conviene poi ricordare che si tratta del trend del momento, perché anche per quanto riguarda gli investimenti esistono delle mode. Come tutte le mode anche questa è destinata a cambiare? Con buona probabilità no, anche perché ci sono delle istituzioni che si sono dette pronte a creare la propria criptovaluta, da grandi aziende fino ad alcuni Paesi.
Forse queste sono le monete del futuro, ma non avendo la sfera di cristallo non siamo in grado di dirlo.
Perché sono nate le criptovalute
Nominalmente coloro che hanno dato vita alle prime criptovalute lo hanno fatto per evitare l’intromissione delle banche nelle operazioni di spostamento di capitali. Attraverso le criptovalute è infatti possibile spostare del capitale da un qualsiasi Paese del mondo a un altro, senza dover contattare una banca o pagare per il cambio in una valuta diversa da quella di partenza.
Si tratta quindi di un modo più fluido di gestire il denaro, non considerando necessariamente questa qualità come meno sicura.
Anche perché la struttura in blockchain rende decisamente molto sicure le criptovalute. Sono gestite in modo che ogni singolo partecipante al sistema di gestione possieda solo un pacchetto delle informazioni, è questa l’essenza di un blockchain, una sorta di peer to peer.