Bonus Bebè 2020: tutte le novità
Con i termini Bonus Bebè si intende l’assegno di natalità; si tratta di un bonus in denaro che il Governo offre a tutte le famiglie che abbiano avuto un figlio, per sostenere le spese nel primo anno di età. Con la finanziaria 2019 il bonus bebè è stato modificato per quanto riguarda i beneficiari; oggi infatti l’aiuto economico è riconosciuto a tutte le famiglie che abbiano avuto un figlio o che ne abbiano adottato uno. L’assegno è versato per il primo anno dalla nascita del bambino, o dal giorno in cui è entrato a far parte della famiglia adottiva.
A quanto ammonta il Bonus Bebè
Di fatto il bonus bebè è stato istituito nel 2014 ed è stato consegnato alle famiglie a partire dal 2015. Per il 2020 si è avuta una totale conferma del bonus, con qualche particolare modifica. L’ammontare del bonus bebè dipende dall’ISEE della famiglia che lo richiede; in particolare:
- 192 euro al mese per le famiglie con un ISEE inferiore a 7.000 euro, quindi 2.304 euro all’anno.
- 144 euro al mese per chi ha un ISEE che va dai 7.000 ai 40.000 euro; un totale di 1.728 euro all’anno.
- 96 euro al mese per gli ISEE superiori ai 40.000 euro, quindi 1.152 euro all’anno.
Questo assegno è versato per 12 mesi per tutte le famiglie in cui nasce un figlio, ma anche per tutte le famiglie adottive. Nel caso in cui non si tratti del primo figlio, gli assegni sono maggiorati del 20%.
Chi può ottenere l’assegno di natalità, come ottenere il bonus bebè
Questa agevolazione è riconosciuta a tutte le famiglie in cui è presente un nuovo nato, o che adottino un bambino, italiano o straniero. Al compimento del primo anno di età del nuovo nato, non si ha più diritto a ricevere l’assegno mensile.
Per quanto riguarda i figli adottivi, l’assegno si percepisce per 12 mesi calcolati dal primo giorno in cui il bambino è entrato a far parte della famiglia. Si perde la possibilità di ottenere il bonus se il figlio adottivo nel frattempo raggiunge la maggiore età.
Si deve anche ricordare che il bonus bebè è dedicato esclusivamente ai genitori di cittadinanza italiana o di un qualsiasi Paese appartenente alla Comunità Europea, con residenza in Italia.
Trasferire la residenza in un Paese diverso dall’Italia, seppur all’interno della Comunità Europea, perdere l’affidamento del minore o il termine di un affidamento temporaneo portano alla cessazione del pagamento del bonus.
Il Bonus bebè non è pagato automaticamente a tutte le famiglie che ne hanno diritto, è infatti necessario richiederlo direttamente all’INPS. Per poterlo fare si possono utilizzare gli strumenti messi a disposizione da parte dell’Ente, che ha pubblicato apposita modulistica compilabile sul suo sito istituzionale.
Si deve inoltre ricordare che che poter richiedere l’assegno di natalità è necessario essere in possesso della certificazione ISEE dell’anno precedente; senza tale documento, o con ISEE non valido, l’INPS riconosce ai genitori l’assegno nella sua cifra minima. I patronati sono in grado di fornire tale certificazione, così come di avviare la richiesta del bonus da parte dei neo genitori.
Ulteriori agevolazioni per i genitori
Sono state confermate anche tutte le altre agevolazioni disponibili in Italia per chi ha un bambino, neonato o in tenera età. Stiamo parlando ad esempio del bonus per il latte artificiale, riconosciuto alle neo mamme che non sono in grado di allattare il neonato, disponibile fino al sesto mese. Questo bonus è pari a un massimo di 400 euro, ma ad oggi non sono ancora state pubblicate le modalità di pagamento e la documentazione da presentare per averne diritto.
Confermato anche il bonus nido, ossia un assegno annuale per il rimborso delle spese sostenute per la frequenza presso gli asili nido, comunali o convenzionati. Anche in questo caso il bonus è riconosciuto a tutte le famiglie, anche a quelle con ISEE elevato; l’ISEE però ne stabilisce l’importo:
- 3.000 euro all’anno per le famiglie con ISEE inferiore a 25.000 euro.
- 2.500 euro all’anno per le famiglie con ISEE compreso tra 25.000 e 40.000 euro.
- 1.500 euro all’anno per le famiglie con ISEE superiore ai 40.000 euro.
Sarà disponibile per tutto il 2020 anche il bonus mamma domani; si tratta di un aiuto economico pari a 800 euro riconosciuto alle donne incinte, indipendentemente dall’ISEE famigliare, a partire dal 7° mese di gravidanza. Si tratta di un aiuto economico da utilizzare per le spese mediche e per tutte quelle spese necessarie nel periodo della nascita di un figlio.
Anche per quanto riguarda il bonus mamma domani e il bonus nido è necessario che la mamma, o comunque la famiglia, effettui una domanda all’INPS, utilizzando gli appositi moduli disponibili sul sito dell’Istituto. Oppure attraverso il call center dell’INPS, o ancora approfittando dei servizi di un patronato locale.
Il futuro del bonus bebè
La legge di Bilancio del 2019 ha di fatto confermato i bonus già presenti precedentemente, seppur con alcune modifiche e rimodulazioni. Il Governo e i ministri coinvolti hanno già però dichiarato che per il 2021 è prevista una completa revisione dei bonus, in modo da riunirli in un singolo assegno.
Si intende infatti aiutare le famiglie con un neonato, o con un figlio adottivo, in modo da favorire la natalità nel nostro Paese. Inoltre si sta parlando anche di rivedere i congedi di maternità, per coinvolgere maggiormente i padri in questo periodo di possibile ritiro temporaneo dal lavoro.
La nuova legge di bilancio prevede anche un assegno mensile di 150 euro riconosciuto alle famiglie con bambini disabili, per pagare servizi di assistenza o di babysitteraggio.
Per quanto riguarda il futuro assegno unico per le famiglie con figli, ad oggi non è ancora chiaro come sarà calcolato e le modalità di richiesta. Appare però chiaro che il Governo voglia evitare di dover stanziare varie somme diverse, riassumendo tutti gli interventi in un unico assegno mensile per le famiglie.