Macchine edili, il mercato sprinta ancora

Continua il buon momento per il mercato italiano delle macchine da lavoro: nei primi nove mesi dell’anno gli indicatori sono tutti positivi, sia sul versante edile che su quello stradale. E il Web offre un nuovo contributo a chi deve acquistare.

Tredici per cento in più rispetto ai dati di settembre 2016: sono decisamente positivi i bilanci dei prime nove mesi di attività del mercato italiano delle macchine per costruzioni, che nel periodo tra gennaio e settembre 2017 hanno mantenuto un buon trend. È l’ultimo Osservatorio Cresme, in particolare, a rivelare che in questi mesi sono state immesse sul mercato circa ottomila macchine in tutti i segmenti (per la precisione, 7.966), migliorando di tredici punti percentuali le performance dello scorso anni.

Migliora il mercato. Guardando le statistiche in dettaglio, si nota soprattutto il buon trend delle macchine movimento terra, che rappresentano la fetta più consistente del comparto: ne sono state vendute 7.551, con incremento sul 2016 che anche in questo caso raggiunge il 13 per cento. Anche il Web ha offerto un prezioso e innovativo contributo al mercato, grazie alla diffusione di piattaforme specializzate come Giffi Market che consentono l’acquisto di componenti specifiche come le benne per miniescavatori, rendendo di fatto più semplice anche la ricerca dei pezzi aggiuntivi secondo le proprie necessità.

Le macchine stradali. Restando sui bilanci del mercato, performance positive si segnalano anche per il settore delle macchine stradali, che con 318 unità vendute migliora dell’11 per cento le rilevazioni rispetto allo scorso anno. Più in generale, poi, si evidenzia anche un andamento efficace per la produzione italiana di settore, che dopo un 2016 archiviato toccando quota 2,6 miliardi di valore, dovrebbe far segnare nuovi incrementi e una moderata crescita anche per questo 2017.

Performance in salita. Passando all’export, in questo comparto permane una forte propensione, con una media nazionale del 75 per cento di prodotto esportato e picchi che arrivano fino al 95 per cento. L’Osservatorio vendite macchine e impianti per le costruzioni del CRESME si è anche soffermato sull’analisi del terzo trimestre del ciclo delle costruzioni: in tre soli mesi, il mercato interno di macchine movimento terra e lavori stradali ha destinato alle flotte noleggio o alla vendita ben 2.802 macchine, con un più 27,9 per cento rispetto al 2016.

Recuperare la strada. Questi buoni risultati consentono al settore di riprendere la crescita, andando anche a recuperare parte del mercato perso in questi anni di pesante crisi: i primi segnali positivi di inversione di tendenza dal calo sono stati avvertiti nel primo trimestre del 2014, proseguendo poi per il 2015 e il 2016, quando alla fine dell’anno si sono raggiunte le 11.103 macchine messe sul mercato. Numeri che dovrebbero essere nettamente superati in questo 2017, visto che le stime parziali e le previsioni finali dovrebbero portare in alto di circa 13 punti percentuali la differenza con l’anno scorso, tornando ai livelli del 2011 e quasi a quelli precedenti alla crisi.

Ottimismo e interventi. La situazione lascia dunque spazio all’ottimismo, che traspare anche dalle parole di Paolo Venturi, presidente di Unacea, che però rilancia la sfida per il futuro, che passa anche dalle scelte politiche, soprattutto nel campo delle ordinanze per limitare le emissioni nei centri urbani delle macchine per costruzioni più obsolete: qualcosa in questo senso si è mossa in quest’anno, ma al momento “resta escluso il settore delle macchine costruzioni, dove continuano a non sussistere limiti all’uso di macchine obsolete, e che rappresenterebbe invece un contributo importante per il miglioramento della qualità dell’aria”.

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