Fondo salva stati: cos’è il MES
Il MES, o Meccanismo Europeo di stabilità, è anche comunemente chiamato fondo salva Stati. spesso lo si sente nominare come Fondo Salva Stati, perché nei fatti è proprio questo. Si tratta di un fondo gestito da un’organizzazione a livello europeo, che può essere utilizzato dagli Stati che dimostrano precise necessità economiche.
Come funziona il MES
La gestione del MES è affidata a un’organizzazione interstatale, costituita quindi da funzionari e soggetti dei vari Stati che hanno aderito al meccanismo. Nel momento in cui è stato ratificato, il meccanismo ha richiesto il versamento di fondi da parte degli Stati che vi hanno aderito. Ad oggi si tratta di un capitale già disponibile superiore ai 400 miliardi di euro; a questi si possono aggiungere ulteriori fondi, ottenuti attraverso l’offerta di quote sui mercati finanziari.
In sostanza nel momento in cui uno Stato europeo si trova in situazione finanziaria precaria ha la facoltà di richiedere un prestito, gestito attraverso il MES. I fondi così ottenuti dovranno però essere utilizzati per progetti che vadano a migliorare la stabilità economica del singolo Stato, secondo indicazioni date dall’organizzazione che gestisce i fondi e del consiglio dei governatori. Se i progetti sono invece proposti dal Governo dello Stato, sono comunque soggetti ad approvazione. Il consiglio dei governatori del MES è costituito da tutti i ministri dell’economia dei Paesi della Comunità Europea, oltre a un gruppo di consiglieri, nominati, al presidente della Banca Comune Europea e al commissario degli affari economici della Comunità europea.
Da quanto è in vigore il MES
L’esigenza di avviare un sistema di aiuto per i Paesi del mercato europeo in affanno economico è nata nel corso del 2008, quanto la crisi finanziaria ed economica ha travolto l’intera Comunità europea. Negli anni successivi il Parlamento Europeo ha deciso per lo sviluppo di un meccanismo utilizzabile in modo versatile in diverse situazioni. Il Governo di ogni singolo Paese ha poi ratificato la nascita del MES; in Italia la ratifica è avvenuta nel corso del 2012.
Anche se nel nostro Paese si è molto parlato del MES nel corso del 2020, in realtà si tratta di un’istituzione che p realtà da oltre 8 anni. In seguito agli eventi che si sono verificati in questo lasso di tempo, alcune verifiche sono state apportate al meccanismo salva stati.
Come si richiede l’attivazione del Meccanismo Salva Stati
Come abbiamo detto uno Stato che ha difficoltà finanziarie evidenti può richiedere l’attivazione del MES. In effetti il meccanismo è già stato utilizzato, ad esempio per risolvere la crisi finanziarie della Grecia nel recente passato.
Dopo aver richiesto l’aiuto da parte del Fondo Salva Stati il singolo Stato deve sottostare alle condizioni proposte dall’organizzazione che gestisce il MES. Questo significa che non solo è necessario restituire il prestito secondo quanto pattuito, ma è obbligatorio anche effettuare le politiche suggerite dall’organizzazione. Tali politiche sono solitamente di tipo economico finanziario, ma è possibile che le prescrizioni siano anche di tipo tecnico. Lo Stato che riceve i fondi tramite questo meccanismo non ha quindi la possibilità di utilizzarli come meglio crede.
Chi finanzia il MES
Ogni Stato della Comunità europea che ha aderito al Fondo Salva Stati ha versato una specifica quota iniziale. Tale quota è commisurata alla possibilità di ogni Stato, considerando il modello posti in atto al momento della creazione della Banca Comune Europea. Quindi per ogni Stato si considerano alcuni parametri, tra cui il Prodotto Interno Lordo, così come il numero di abitanti.
Oltre a questo il MES è un’organizzazione attiva da vari anni, che acquista titoli finanziari e che emette a sua volta titoli e strumenti finanziari, in modo da aumentare progressivamente i fondi a disposizione.