Bonus vacanze: fino a 500 euro

Il Bonus vacanze è previsto dal nuovo Decreto Rilancio, deciso dal Consiglio dei Ministri e pubblicato in Gazzetta Ufficiale a fine maggio. Si tratta di un’opportunità interessante per tutti gli italiani, che potranno approfittare di uno sconto diretto sulle spese per il soggiorno durante le vacanze. Tale sconto è previsto solo per gli italiani che decideranno di trascorrere le proprie ferie in una Regione italiana, senza spostarsi all’estero.

Come funziona il Bonus Vacanze

Questo tipo di incentivo è volto a promuovere le vacanze all’interno del territorio nazionale. Si configura come un credito fiscale, suddiviso però in due precise tranche. L’80% del totale si ottiene come diretto sconto in fattura, in quanto sarà poi l’affittuario o l’albergatore a beneficiare della detrazione fiscale. Il restante 20% invece si potrà utilizzare come sconto sulla tassazione dell’anno successivo.
Ad oggi non sono ancora disponibili i regolamenti che riguardano le modalità operative per l’applicazione del decreto. A quanto pare però ogni famiglia italiana dovrà avere a disposizione l’ISEE (ordinario o corrente) e utilizzare tale informazione all’interno di un’apposita App. Tale applicazione consentirà di ottenere un codice a barre, da presentare nel momento in cui si saldano le spese per la vacanza.
Rientrano nel bonus tutte le spese riguardanti il soggiorno in una qualsiasi Regione italiana; sia in albergo, che in campeggio, B&B, agriturismo o appartamento in affitto. Ad oggi sembra che non rientrino nel bonus i soggiorno prenotati tramite intermediari esterni, come ad esempio siti internet o apposite applicazioni di prenotazione. Sono invece accettati pagamenti effettuati tramite agenzie di viaggio e tour operator.

bonus vacanze

A quanto ammonta il bonus vacanze

Si tratta di un singolo bonus, riconosciuto una tantum ad ogni famiglia che ne faccia richiesta. Per poterne usufruire è necessario soggiornare in una Regione italiana nel periodo che va dal 1° luglio fino al 31 dicembre 2020.

La cifra massima riconosciuta ammonta a 500 euro, disponibile per le famiglie composte da più di due persone; per i single il bonus scende a 150 euro, mentre è di 300 euro per le coppie senza figli.
Ne possono usufruire tutti coloro che hanno un ISEE inferiore ai 40.000 euro. Per poter ottenere il bonus vacanza è quindi necessario essere in possesso della documentazione comprovante l’ISEE famigliare. Tale documentazione è richiedibile presso i patronati o enti simili.

Requisiti

Come abbiamo detto, il bonus vacanza è ottenibile da qualsiasi famiglia italiana che decida di trascorrere le proprie vacanze in Italia. L’ISEE non deve essere superiore ai 40.000 euro e la spesa per il soggiorno deve essere saldata in un’unica soluzione tracciabile, quindi possibilmente non in contanti.
Il totale delle spese deve essere fatturato specificando il codice fiscale del soggetto che desidera approfittare del bonus fiscale.
Importante è anche ricordare che le strutture ricettive non hanno l’obbligo di accettare il bonus vacanze come pagamento, o parte dello stesso. Il contribuente che intende usufruirne deve quindi, prima di partire, verificare quali strutture abbiano accettato tale metodo di pagamento. Solo in seguito potrà prenotare, sicuro di poter approfittare del bonus vacanze.

Le motivazioni del bonus

Il Decreto Rilancio contiene una serie di misure volte a rilanciare i consumi in tutta la Penisola. Il lungo periodo di completo fermo della gran parte delle aziende ha di fatto penalizzato tutti i settori, ma alcuni in modo particolare. Stiamo parlando di alberghi, strutture ricettive, ristoranti, bar e agriturismo. Il bonus vacanze è pensato appositamente per spingere gli italiani a spendere per le proprie vacanze all’interno del Paese. Se sfruttato al meglio può garantire un ritorno economico interessante per le famiglie e quindi anche una ripresa dei consumi all’interno del territorio nazionale.

All’interno del nuovo decreto sono disponibili varie misure di questo genere, come ad esempio i nuovi Ecobonus e Sismabonus al 110%. Anche i finanziamenti a fondo perduto per le imprese, il riconoscimento di 600 euro alle partite IVA e numerose altre iniziative sono basate sul medesimo modello di pensiero: più soldi si hanno a disposizione e maggiori sono le spese che si effettuano. Questo dovrebbe portare ad attivare un circolo virtuoso, con un volano che può comprendere un elevato numero di attività.
Nella speranza che l’economia possa ripartire.

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